La cosiddetta buccia d’arancia è un’alterazione del pannicolo adiposo ossia quello strato di grasso vivo presente sotto la cute e si concentra soprattutto in alcune zone del corpo come pancia e gambe.
È un ristagno di liquidi nel tessuto che svolge l’importante ruolo di riserva energetica e di isolamento del corpo da variazioni termiche, ma deve essere presente nella giusta quantità. Qualora in eccesso è bene cercare di ridurlo, in quanto causa scompensi al metabolismo, e la corsa è un ottimo alleato per sconfiggerlo.
Come correre?
È importante variare i ritmi di corsa e il tipo di allenamento: è consigliato alternare allenamenti lunghi ma a velocità bassa con allenamenti corti ma più veloci, unire salite con pianure e discese, in questo modo il corpo riesce a bruciare una maggior quantità di grassi.
Attenzione: è fondamentale un’alternanza in quanto effettuare soltanto corsa veloce può essere controproducente, in alternativa optare per sedute di camminata veloce.
La corsa essendo un’attività fisica ad alta intensità fa sì che si brucino più calorie ma nel nostro caso l’obiettivo è un altro: ridurre la cellulite e quindi favorire il drenaggio linfatico. Per questo motivo è consigliata la camminata veloce, che con un’intensità più bassa della corsa, comporta un impatto su tessuti ed articolazioni inferiore. Inoltre la camminata veloce stimola la circolazione e brucia i grassi, senza provocare quello “stress” cattivo che favorisce la formazione della cellulite.
Quanto correre?
È consigliabile correre a giorni alternati oppure, qualora il tempo scarseggia, 3 volte a settimana (non consecutivi). Ogni seduta deve durare tra i 40 e i 60 minuti, a seconda dell’allenamento della runner.
L’importanza di idratarsi e mangiare correttamente
È importante che il nostro organismo sia sempre ben idratato. Generalmente, per ridurre la “buccia d’arancia” è consigliabile bere almeno 1,7/2 litri di acqua al giorno, che aumentano a 2,5 litri qualora si pratica attività fisica.
Per quanto riguarda l’alimentazione è utile evitare dolci, zucchero e alcol, privilegiare invece cibi sani, non trattati, poco lavorati e di stagione. Assumere frutta e verdura, cereali integrali, legumi, carni magre, pesci e cibi che apportano omega 3.