Prescrizione medica: correre!

Proprio nell’ultimo decennio il numero delle donne che hanno iniziato a correre, per passione, per stare in compagnia, per fare nuove amicizie o per provare a misurarsi in una competizione, è infatti cresciuto in modo esponenziale. Fenomeno, quello del running al femminile che, più che in passato, si è trasformato in un’occasione imperdibile per parlare del lato femminile dello sport e di questione femminile in senso lato. In primis, di come sia indispensabile per le donne cercare e trovare tempo per sé stesse. Per affrontare il carico mentale e la miriade di impegni quotidiani ancora spesso e volentieri sulle loro spalle. E per discutere e riflettere su come il running sia preziosa fonte di socialità ed emancipazione, oltre che naturalmente un toccasana fondamentale per la salute e il benessere. In definitiva, per parlare non solo di corsa delle donne ma anche, grazie a essa, di parità di genere.

Tra sforzo e carico mentale

Parliamo di sforzo fisico e di impegno e carico mentale legati allo sport e alla vita quotidiana. Soprattutto degli sforzi femminili. La fatica delle donne è anche quel senso di stanchezza piacevole legata alla corsa. Quella spossatezza che ci fa sentire felici di quel che portiamo a termine. Sempre alla ricerca costante del giusto equilibrio tra tutto. Tante runner hanno come sempre fornito un quadro delle mille sfumature e visioni della fatica delle donne, nel quale tutte le lettrici si ritroveranno.

Intervista a Lorena Brusamento

Musa ispiratrice, raccontatasi nell’intervista di Comotti, è l’ultrarunner Lorena Brusamento. Campionessa italiana nella 12 e nella 24 ore di corsa, ha vestito più volte la maglia azzurra e, alla fine dello scorso febbraio, è volata in Messico per correre insieme ai Tarahumara nell’ambito di uno splendido progetto legato alle donne del popolo di corridori che non si fermano mai. Nessuno meglio di lei avrebbe potuto rappresentare meglio il concetto-guida di queste pagine.

Fonte: Correre.it